Vicini vicini - Ep. 13

Un altra giornata volgeva al termine a San Myshuno e Noah aveva invitato Veronica a casa sua. Il giovane si voleva scusare per aver interrotto la sua serata con Ethan, si era sentito davvero inopportuno e temeva che lei si fosse arrabbiata con lui.
Noah non era tipo da girare attorno alle cose così andò dritto al punto:
- Senti Ver, ti ho invitato stasera non solo perchè è da un po’ che non facciamo nulla insieme, ma soprattutto per scusarmi con te. - esordì senza mezzi termini. - Sono davvero, davvero dispiaciuto per aver interrotto la cena col tuo ragazzo! - Noah pareva davvero mortificato.
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- Dici sul serio? - chiese Veronica incredula, lei non ci pensava nemmeno più. - Non hai fatto nulla di male, non potevi sapere che avevo ospiti. E poi… - indugiò rendendosi conto che si vergognava del fatto che lui l’avesse vista con Ethan. - lui non è il mio ragazzo! - confessò, quasi giustificandosi.
Noah ebbe un tuffo al cuore nel sapere che quel tipo non era il ragazzo di Veronica. Non aveva mai pensato a lei in quel modo, ma in quel momento capì di essere felice di sapere che era single.
- Ah ok! Io credevo che… insomma… sai lui… e tu… - Noah sapeva sempre cosa dire, ma in quel momento era come se nella sua testa regnasse il caos più totale.
- Era solo una cena. - spiegò Veronica venendo in aiuto dell’amico, ma allo stesso tempo si chiese perchè mai gli avesse mentito. Quella per lei era più di una semplice cena.
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Noah non fece altre domande, era contento di non averla offesa. Cambiarono argomento e passarono ad aggiornarsi sulle ultime novità nelle loro vite, argomento piuttosto breve, ma per i due non fu un problema, avevano sempre qualcosa da dirsi.
Veronica si rese conto di quanto si trovasse a suo agio con Noah, di quanto era naturale per loro parlare, ma capì anche si sentiva in imbarazzo a parlare di Ethan, era a disagio se pensava a lui e alla loro strana relazione. Le cose che faceva con Ethan non avrebbe mai potuto confessarle a Noah, si sarebbe sentita giudicata e avrebbe avuto paura che lui la credesse una persona che non era. 
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La serata passava tranquilla e allegra, come al solito, e i due si trasferirono a parlare sul piccolo terrazzino di Noah.
-E’ così bello qui! E’ un peccato che il mio appartamento non abbia uno spazio simile. - disse Veronica dispiaciuta. - Sarebbe bellissimo dipingere su questo balcone. - gli le brillavano come ogni volta che parlava della pittura.
Noah se ne accorse, amava gli occhi di Veronica, vedeva tutta la loro dolcezza e lo stomaco gli si aggrovigliava a tal punto che doveva imporsi di non guardarli troppo a lungo.
- Qualche volta potresti venire a dipingere qui. Io suono e tu dipingi. - propose Noah entusiasta.
- Sarebbe bellissimo!! - esclamò lei e ancora i suoi occhi brillarono come due stelle. Noah si diede dello stupido e deviò altrove lo sguardo.
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- Aspetta a dirlo! Magari suono così male che ti passa l’ispirazione! - scherzò lui.
- So già che suoni bene, ti sento dal mio appartamento! - sghignazzò lei.
- Davvero? Ti disturbo? Ero abituato al vecchio vicino che non c’era mai e la Signora Smizt è mezza sorda… - si preoccupò Noah.
- Disturbo? Scherzi?? Adoro sentirti suonare. - Veronica avrebbe voluto dirgli che quando lo sentiva a suonare si metteva a dipingere e le note di lui si fondevano con le pennellate e i colori di lei, dando vita alle sue tele migliori. Avrebbe voluto dirglielo, ma si vergognava.
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- Adori sentirmi suonare? Wow! - Noah era davvero impressionato, non voleva darlo a vedere, ma era una frana in certe cose. Era sempre stato troppo diretto e trasparente. - Potrei anche montarmi la testa, sai? -
Risero e continuarono a chiacchierare di arte e musica.
Veronica però aveva la testa altrove, troppi pensieri le si affollavano nella mente. Si appoggiò alla ringhiera lasciando che la brezza della sera le accarezzasse il viso.
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- Sai non avrei mai immaginato di vivere davvero in città un giorno. - confessò a Noah. - Era un sogno e una parte di me credeva lo sarebbe rimasto per sempre. - non aveva mai detto queste cose a nessuno e nemmeno lo aveva mai ammesso con sè stessa.
- E sei felice ora che hai realizzato il tuo sogno? - chiese Noah.
- Sì! - disse di getto. - O almeno credo… - aggiunse pensando a tutto quello che le era successo da quando era lì.
- Beh io vivo qui da parecchio, ma certe volte ancora non ci credo! Anzi, il più delle volte mi chiedo perchè sono rimasto qui quando ho capito non avere abbastanza talento per diventare il più famoso tastierista al mondo. - Noah sdrammatizzava sempre, ma a Veronica fece piacere sentirglielo dire.
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- Sai non sempre le cose vanno esattamente come vogliamo, ma c’è sempre qualcosa che possiamo fare. - disse ancora Noah. - Ho capito che alla fine nemmeno volevo fare il musicista nella vita. -  la guardò con la coda degli occhi, quindi aggiunse. - Insomma tutte quelle fans che avrebbero fatto a botte per trascorrere una notte di sesso sfrenato con me, soldi a palate, lusso, macchine da urlo… Nah troppo impegnativo! -
Veronica sembrò non sentire, ma qualche istante dopo scoppiò a ridere. La sua risata aveva un suono meraviglioso, almeno per Noah.
Ad un certo punto Veronica si fece di nuovo seria.
- Sai Noah, a volte mi chiedo se non avesse ragione mia nonna quando mi diceva di restare a Willow Creek. - quella sensazione che qualcosa di terribile stesse per accaderla si faceva sempre più forte dentro di lei.
- Aveva torto! - rispose lui perentorio. Se lei non fosse mai andata a San Myshuno, lui non l’avrebbe mai conosciuta.
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Veronica riflettè ancora un po’, infine si scostò dalla ringhiera. Sospirò.
- Scusa, non sono molto di compagnia stasera. - si scusò infine.
-Ehy non devi nemmeno dirlo! Siamo amici e gli amici si sostengono, no? - Noah aveva sempre una bella parola per tutti e Veronica lo apprezzava molto.
- Grazie! Grazie mille Noah! - disse lei grata e senza pensarci gettò le braccia al collo del ragazzo. Noah ne fu sorpreso, ma la strinse a sua volta.
L’abbracciò non durò molto, non abbastanza per nessuno dei due.
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Veronica e Noah parlarono ancora fino a tarda ora e poi lei tornò al suo appartamento lasciandosi alle spalle la bella serata con Noah, ma le preoccupazioni la seguirono e tormentarono il suo sonno. 

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