La mostra - Ep. 10

Erano passate alcune settimane dalla sera in cui Veronica aveva fatto sesso con Ethan e Salim, aveva costretto sè stessa a non pensarci più, quasi per rimuovere quel ricordo che la faceva sentire a disagio con sè stessa. Il giorno dopo quella notte aveva dovuto fare i conti con la realtà, si era guardata allo specchio, con la luce del giorno ad illuminarla e non era riuscita a riconoscersi, così aveva catalogato tutto come fosse stato un sogno, molto vivido, ma pur sempre un sogno. Solo in quel modo era riuscita a trovare il suo equilibrio, non si era pentita, ma non riusciva a capire perchè aveva accettato di farlo. Quando era con Ethan era come se fosse una persona diversa, una persona di cui non sapeva nulla, Ethan la faceva sentire come nessun altro, ma questo non era un aspetto negativo, lui le piaceva e non voleva farne a meno, era la sua ossessione.
Tutto si poteva dire di Ethan, ma non che fosse un tipo privo di iniziativa e di sorprese. Una grande mostra sarebbe stata ospitata in città solo per pochi giorni, un evento esclusivo con pochi biglietti a disposizione e Ethan invitò Veronica ad andare con lui al vernissage. Era un invito davvero speciale e unico, una ragazza come Veronica non avrebbe mai avuto nessuna possibilità di assistere ad un evento del genere e lei aveva continuato a pensarci per tutta la settimana. Nonostante la vita cara della città e i pochi risparmi rimasti dopo aver sistemato l’appartamento, Veronica aveva anche fatto shopping per andare vestita al meglio al vernissage e ci aveva impiegato ore a prepararsi e truccarsi.
Quando arrivò al loft di Ethan era agitatissima, ma era anche impaziente per l’imminente evento.
Quando arrivò al loft di Ethan era agitatissima, ma era anche impaziente per l’imminente evento.

- Eccomi! - disse tutta felice, non vedeva l’ora di andare.
Ethan la osservò da capo a piedi, infine le disse:
- Vuoi davvero venire vestita così? - la sua però non era scortesia - Perchè non vai in camera, ho preso qualcosa che forse sarebbe più adatto. - era il suo modo di dire che le aveva fatta un nuovo regalo e che lei, vestita così, sarebbe stata fuori luogo.
Ethan la osservò da capo a piedi, infine le disse:
- Vuoi davvero venire vestita così? - la sua però non era scortesia - Perchè non vai in camera, ho preso qualcosa che forse sarebbe più adatto. - era il suo modo di dire che le aveva fatta un nuovo regalo e che lei, vestita così, sarebbe stata fuori luogo.

Veronica si sentì una stupida, aveva passato così tanto tempo a prepararsi e a fare shopping che adesso iniziava persino a dubitare di voler ancora andare al vernissage con Ethan. Lui la accompagnò vero la camera da letto e chiuse la porta alle sue spalle rimanendo fuori così che Veronica avesse modo di cambiarsi in tutta tranquillità. Fu un gesto assolutamente di buon gusto e carico di attenzioni.
Veronica vide ciò che Ethan le aveva comprato e rimase a bocca aperta, erano tutti capi d’alta moda e di stilisti famosi, lei non aveva mai avuto nulla di così prezioso. Timidamente iniziò a spogliarsi e indossò il nuovo regalo di Ethan.
Veronica vide ciò che Ethan le aveva comprato e rimase a bocca aperta, erano tutti capi d’alta moda e di stilisti famosi, lei non aveva mai avuto nulla di così prezioso. Timidamente iniziò a spogliarsi e indossò il nuovo regalo di Ethan.
- Sei pronta? - si sentì ad un certo punto dall’altra parte della porta. Veronica finì gli ultimi ritocchi, questa volta voleva essere perfetta!

- Sì entra pure! - disse infine soddisfatta, seppur intimidita da quei vestiti così belli.
Ethan entrò nella stanza e andò a sedersi sulla chaise longue della sua camera da letto, era chiaro che si aspettasse una piccola sfilata e Veronica era impaziente di farsi vedere da lui.
Ethan entrò nella stanza e andò a sedersi sulla chaise longue della sua camera da letto, era chiaro che si aspettasse una piccola sfilata e Veronica era impaziente di farsi vedere da lui.


- Che ne dici? - chiese infine impaziente.
- Sei perfetta! Se ti senti pronta andiamo, il vernissage ci aspetta. - disse Ethan con un sorriso, per una volta sembrava davvero soddisfatto, a quanto pareva era felice nel vederla così entusiasta e di averle fatto un bel regalo.
- Sei perfetta! Se ti senti pronta andiamo, il vernissage ci aspetta. - disse Ethan con un sorriso, per una volta sembrava davvero soddisfatto, a quanto pareva era felice nel vederla così entusiasta e di averle fatto un bel regalo.
Quella sera tutta la San Myshuno dei quartieri alti pareva essere alla galleria d’arte moderna della città, Veronica si sentiva a disagio in mezzo a loro, ma Ethan la teneva sotto braccio, le dava consigli e la guidava dandole sicurezza.

- Allora che ne pensi? - chiese Ethan riferendosi al vernissage.
- E’ bellissimo, non avevo mai visto da vicino un quadro del genere. - disse rapita dal quadro che stava guardando.
Ethan rise, era chiaro che stavano parlando di cose diverse.- E’ bellissimo, non avevo mai visto da vicino un quadro del genere. - disse rapita dal quadro che stava guardando.

- So che ti riferivi a tutto l’evento, ma questa tela è sublime. I tratti del pennello riescono ad imprimere una luce del tutto particolare e un movimento all’intera scena che non avevo mai visto prima. - spiegò rapita Veronica.
- Bene, sono contento che ti piaccia. - era sincero, col tempo Veronica le era diventata molto cara, non l’amava, questo no, ma si preoccupava per lei. Ethan la vedeva come una ragazza giovane e innocente in una città di lupi e lui, ne era consapevole, era uno di loro.
- Bene, sono contento che ti piaccia. - era sincero, col tempo Veronica le era diventata molto cara, non l’amava, questo no, ma si preoccupava per lei. Ethan la vedeva come una ragazza giovane e innocente in una città di lupi e lui, ne era consapevole, era uno di loro.
Mentre i due erano intenti ad ammirare le tele qualcuno disse qualcosa alle loro spalle, Ethan non aveva bisogno di voltarsi per sapere chi era, conosceva bene quella voce.
- Fanno entrare davvero chiunque a questi eventi… -

Ethan iniziò a parlare ancora prima di voltarsi in direzione della voce, Veronica non capì subito cosa stava accadendo intenta com’era a guardare le opere esposte.
- Celia! Hanno lasciato entrare anche te, la tua fama a quanto pare non ti precede così tanto come credi. - disse l’uomo senza cedere alla provocazione.
Veronica a quel punto vide la donna con cui parlava Ethan, la riconobbe subito, era la modella delle sue foto e, dal vivo, era ancora più bella.
Veronica a quel punto vide la donna con cui parlava Ethan, la riconobbe subito, era la modella delle sue foto e, dal vivo, era ancora più bella.

- Oh ti prego Ethan, come sei scontato. - disse roteando gli occhi, quindi posò lo sguardo su Veronica e la squadrò da capo a piedi. - E questa chi sarebbe? Adesso te la fai con le ragazzine? Santo cielo Ethan da dov’è uscita, da Oliver Twist? Non mi dire che hai iniziato a fare beneficenza… - disse tagliente la giovane bionda. Celia era bellissima, con un’eleganza e una raffinatezza innate. Indossa abiti di alta moda e gioielli il cui valore Veronica non sapeva nemmeno quantificare.
- Tutto qua Celia? Sapevi fare di meglio un tempo… - ancora una volta Ethan non colse la provocazione.
- Dovresti sapere che mi sto solo scaldando… - rispose in tono malizioso Celia, poi, tornando a guardare Veronica aggiunse - Non che ce ne sia bisogno con… - e indicò Veronica con gesto di noncuranza, come a sottolineare quanto poco valesse.
- Dovresti sapere che mi sto solo scaldando… - rispose in tono malizioso Celia, poi, tornando a guardare Veronica aggiunse - Non che ce ne sia bisogno con… - e indicò Veronica con gesto di noncuranza, come a sottolineare quanto poco valesse.

- Veronica! Si chiama Veronica. E tu con chi sei questa sera? Ancora il figlio degli Elderson oppure sei passata a quel ragazzino effemminato… hai capito chi… il nipote dei Mitchamp. - a quanto pareva Ethan la conosceva bene. Veronica era rossa in viso, si sentiva così a disagio, non tanto per le parole di Celia, ma al suo cospetto, della sua bellezza ed eleganza, si sentiva piccola piccola.
- Oh no mio caro, sai che ho gusti più raffinati… Di certo migliori dei tuoi comunque. - rimarcando di nuovo quanto Veronica fosse fuori posto lì.
- Migliori dei miei? Davvero? - chiese Ethan e questa volta era lui a provocare lei, ma non attesa nemmeno la risposta che subito aggiunse. - Se non hai altre cattiverie da dire vorrei tornare alla mia accompagnatrice e alla mostra… -
- Oh no mio caro, sai che ho gusti più raffinati… Di certo migliori dei tuoi comunque. - rimarcando di nuovo quanto Veronica fosse fuori posto lì.
- Migliori dei miei? Davvero? - chiese Ethan e questa volta era lui a provocare lei, ma non attesa nemmeno la risposta che subito aggiunse. - Se non hai altre cattiverie da dire vorrei tornare alla mia accompagnatrice e alla mostra… -
I due si guardarono per un istante negli occhi, quindi Celia fece per andarsene, ma prima di avvicinò leggermente a Veronica e le sussurrò:
- Divertiti finchè puoi, quando si stancherà, tornerà da me. Come sempre del resto. - Celia diede un ultimo sguardo a Ethan e senza aggiungere altro raggiunse il suo accompagnatore per quella sera.

Veronica ci rimase malissimo a quelle parole, sapeva che era una cattiveria bella e buona, ma qualcosa le diceva anche che quella era una grande verità. Se così non fosse stato perchè Ethan conservava ancora tutte quelle sue foto?
Rimasti nuovamente soli, Ethan attirò Veronica a sè.
- Non badare alle parole di Celia. Lei è fatta così, ama trattar male il prossimo, è così che si diverte. - le disse tenendola tra le sue braccia.

Veronica si sentì subito rincuorata, lui sapeva darle forza e sicurezza. Quel luogo la metteva a disagio, erano circondati da persone altolocate, gente che viveva nel lusso e che aveva valori e modi di divertirsi completamente diversi dai suoi. Forse sua nonna si sarebbe sentita a suo agio lì in mezzo, ma a lei pareva di esser tornata indietro nel tempo quando era poco più che una domestica nella villetta della donna che l’aveva cresciuta.

- Grazie! - disse solo Veronica. Era importante per lei avere il sostegno di Ethan, le bastò guardarlo negli occhi per vedere svanite tutte le sue paure e insicurezze.
- Vieni andiamo a vedere quella tela, se ho ben capito i tuoi gusti, sono certa che la troverai molto interessante. - quindi senza aggiungere altro Ethan prese per mano Veronica e la condusse davanti ad un altro quadro.
Veronica di strinse a lui, era tutto perfetto, o lo sarebbe stato se solo fossero stati da soli in quella galleria. Lei comunque era riconoscente all’uomo per averle dato questa grande possibilità. La solita brutta sensazione dal profondo iniziò a farsi spazio dentro di lei e questa volta le ci volle un po’ per ricacciarla indietro.

Il resto della serata passò tranquilla. Ethan conosceva moltissima gente, ma non sembrava interessato a voler andare oltre ai saluti, dedicando tutte le sue attenzioni a Veronica. Dopo la cerimonia ufficiale ci fu un grande rinfresco a buffet, cibi e bevande erano di prima di qualità, ma Veronica non ne godè più tanto, era così agitata che le si era chiuso lo stomaco. Ethan si limitò a qualche stuzzichino e a un paio di bicchieri di champagne.
A fine serata Ethan, da vero cavaliere, riaccompagnò Veronica a casa, la salutò con un bacio e se ne andò. Ancora una volta la notte calò su San Myshuno e su Veronica, ancora una volta scure ombre si allungarono nei suoi sogni.
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