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Infrangere le regole - Ep. 12

Erano passate alcune settimane dall’incontro tra Ethan e Celia al parco. Quel pomeriggio avevano parlato ancora a lungo e si erano conosciuti meglio. La giovane aveva solo 17 anni e lui 22, ma la differenza d’età non sembrava un problema, non per lei almeno. I due si erano scambiati i numeri di telefono e avevano iniziato a messaggiarsi e a vedersi di nascosto. Celia non era il genere di ragazza che mente e nasconde le cose alla propria famiglia, ma non reputava necessario raccontare proprio tutto alla zia e tanto meno a suo padre. Ethan dal canto suo non voleva discutere ancora con Finley, gli aveva fatto una promessa e tecnicamente non l’aveva infranta, il suo incontro con Celia era stato casuale e lui non si era mai avvicinato a lei, alla sua casa o alla sua scuola, ciò che aveva fatto era stato rispondere ai messaggi di lei e a vederla solo quando era lei a proporlo. Anche così comunque Ethan si sentiva un verme nei confronti del fratello, ma più la conosceva e più si innamorava di lei.
Celia amava i modi goffi e timidi di Ethan, adorava vederlo scattare fotografie e parlare dei viaggi che pianificava di fare attorno al mondo. Quel ragazzo così introverso con lei si apriva e diventava un vero chiacchierone, era anche dolce ed era uno con cui parlare di tutto. Solo con Ethan si sentiva libera di parlare di sua mamma, della sua morte e del grande dolore per la sua perdita.
Ethan capiva bene Celia e, nonostante Finley gli ripetesse che era stupido continuare a parlare di loro, lui si sentiva libero di condividere i ricordi che aveva dei suoi genitori solo con lei.
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L’estate era ormai iniziata da un po’ e i due si incontrarono al parco, era il luogo preferito di entrambi.
- E così non ho ancora deciso dove andare a studiare. - concluse con un sospiro Celia.
- Beh dovresti frequentare l’università che reputi migliore per te. Insomma capisco che tu voglia rimanere vicino a tuo padre, ma in fondo devi pensare alla tua formazione, no? - 
- Sì, credo di sì. - rispose con l’ennesimo sospiro. 
Quel giorno Ethan era più silenzioso del solito e lei se n’era accorta, ormai lo conosceva abbastanza bene.
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- Allora vuoi dirmi che hai, oppure ti devo costringere a parlare? - disse infine Celia stufa di parlare praticamente da sola.
- Che vuoi che ti dica? Sono contento per te, ma quando sarai via non potremmo più vederci come ora. -disse triste Ethan.
- Oh ti prego! Come ho detto non ho ancora deciso, potrei anche studiare qui in città e finiremmo con il vederci più spesso, no? - Ethan sospirò e Celia capì che il problema non era quello, non solo almeno.
Celia si staccò da lui e iniziò a pungolargli il fianco col dito facendolo sobbalzare. 
- Ehy smettila! - disse lui cercando di fermarla.
- Vuoi dirmi che hai sì o no? Ti conosco Ethan Marlow e hai qualcosa che ti frulla in mente! - lei era sempre sicura di sè.
- E’ solo che odio vederti così, di nascosto. Odio mentire a Finley e…. - si interruppe sospirando ancora. Lui la amava e odiava non poterglielo dire. Avrebbe voluto frequentarla senza doversi nascondere e un giorno, forse, avrebbe anche potuto confessarle i suoi sentimenti.
-  Se vuoi dirlo a Finley fallo, ma non è questo il punto. Siamo due amici che si vedono e parlano, che c’è di male in questo? Racconti di tutte le persone che frequenti a tuo fratello? Perchè è così importante per te? Perchè vuoi che lo dica a mio padre? -
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- Voglio solo essere sincero. Se un giorno volessi invitarti a casa mia? O viceversa? Se una sera volessi vederti? Non stiamo facendo nulla di male, no? - Ethan sapeva che lei lo vedeva solo come un amico, sapeva che il problema era tutto suo, ma allo stesso tempo con voleva perderla, non voleva arrivare al giorno in cui non le sarebbe stato più possibile vederla.
- Beh… no. Non facciamo nulla di male, ma è questo il punto no? Perchè complicare le cose? - Celia non aveva detto nulla a Ethan, ma le ultime volte che si erano visti lei aveva mentito a suo padre e a sua zia, aveva chiesto alla sua amica Amberlee di coprirla e sapeva che se la sua famiglia avesse scoperto che si vedeva con lui glielo avrebbe impedito. Celia non voleva questo, non voleva smettere di vederlo, ma ogni volta che provava a parlare di lui con zia Eloise, lei dava di matto rendendo impossibile ragionare con lei.
- Sì, forse hai ragione tu. E’ solo che a fare tutto di nascosto sembra peggio di quel che è, non trovi? Siamo amici, giusto? Parliamo e ridiamo, nulla di più, quindi non dovrebbe esserci nulla da nascondere. -gli costava ammetterlo, ma tra loro non c’era nulla di più che una bella amicizia. Nulla di sconveniente e nè Finley, nè Mr Hubbs avrebbero dovuto trovare qualcosa di sbagliato in questo.
- Lo so, hai ragione. - ammise Celia - E’ solo che ho paura che mio padre si arrabbi e non mi permetta più di vederti. Mi piace passare il tempo con te, non sei come gli altri, tu mi ascolti, lo fai davvero e mi dai sempre buoni consigli. - disse sincera la giovane. - Non voglio perderti Ethan. - aggiunse triste all’idea che le cose tra loro potessero cambiare. Celia appoggiò la testa sulla sua spalla e sospirò. Ethan non sapeva cosa dire, nemmeno lui voleva perderla, anche se per motivi diversi.
- Vedrai andrà tutto bene. Aspettiamo ancora un po’, magari quando sarai più grande i tuoi ti faranno meno pressioni e… - nemmeno lui ci credeva. Sospirò e si limitò a tranquillizzarla - Non diremo nulla, non ne parlerò con Finley, te lo giuro! -
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