
I fatti narrati in Uncovered Soul - The Shadow Within anticipano di circa 8 anni quelli raccontati in Uncovered Soul e spiegano alcuni importanti retroscena su alcuni dei protagonisti (in particolare Ethan e Celia). Sperando che vi piaccia: buona lettura!

L’inizio di tutto - Ep. 1
La famiglia Marlow era una delle famiglie più importanti di San Myshuno, alcuni dicevano che quando la città fu fondata, alcuni secoli prima, loro erano già lì. A quei tempi, si racconta, che la famiglia Marlow fosse nota per le sue attività di brigantaggio, venivano dall’ovest con revolver e cavalli veloci, era una famiglia di gente sveglia e sebbene avessero lasciato dietro di loro una lunga lista di rapine, saccheggi e omicidi, una volta arrivati a San Myshuno cambiarono i loro modi di fare e cercarono con ogni mezzo di entrare a far parte della buona società dell’epoca. I Marlow ricattavano, truffavano e si appropiavano delle altrui ricchezze, ma questa volta usano contratti e leggi per farlo.
Questo almeno è ciò che si racconta, ma quell’aura oscura che per anni avvolse la famiglia Marlow andò via via dissipandosi e, al termine della Seconda Guerra Mondiale, quando dei 7 figli di John Arthur Marlow dal fronte ne tornò solo uno, nessuno in città mise più in dubbio le buone intenzioni e la rispettabilità della famiglia Marlow.
Questo almeno è ciò che si racconta, ma quell’aura oscura che per anni avvolse la famiglia Marlow andò via via dissipandosi e, al termine della Seconda Guerra Mondiale, quando dei 7 figli di John Arthur Marlow dal fronte ne tornò solo uno, nessuno in città mise più in dubbio le buone intenzioni e la rispettabilità della famiglia Marlow.
A ereditare le redini della fortuna dei Marlow fu Howard che rilanciò l’azienda di famiglia dopo anni di crisi che l’avevano portata sul bordo del baratro. Grazie alle idee brillanti di Howard e al suo fiuto per gli affari l’azienda di famiglia divenne sempre più grande, fino ad essere quotata in borsa. Dieci anni, o poco meno, per operare quello che pareva un miracolo per gli economisti. Howard però, oltre ad essere un uomo ambizioso, aveva trovato una donna straordinaria con cui condividere la sua vita di successo. La giovane Felicity aveva stregato il cuore di Howard durante gli anni dell’università, lo aveva sostenuto e consolato nei momenti peggiori e lo aveva reso un uomo migliore, nonché padre di due splendidi bambini: Finley e Ethan.
Una famiglia perfetta, o così parevano, fino a che la tragedia non sconvolse tutti gli equilibri.
Una famiglia perfetta, o così parevano, fino a che la tragedia non sconvolse tutti gli equilibri.

Era un mercoledì mattina come tanti, quando il braccio destro di Howard , Ludlow, bussò alla porta di casa per dare la terribile notizia: nella notte il jet privato su cui viaggiavano Howard e Felicity aveva avuto un guasto al motore, o così pareva, ed era precipitato. L’aereo non arrivò mai a San Myshuno, i Marlow, dopo aver chiuso un grande affare dall’altra parte del paese, decisero di tornare subito a casa così da poter fare una sorpresa ai figli dopo tanti giorni d’assenza.
Fu lo “zio” Ludlow ad occuparsi dei bambini che erano rimasti soli al mondo. I piccoli, Finley di 10 anni e Ethan di 7, avevano erditato la società di famiglia, ma fino alla maggiore età i loro tutore se ne sarebbe occupato per loro insieme al consiglio d’amministrazione.

A loro non importava nulla della società, non importava di ciò che la gente diceva sulla loro famiglia e non volevano vivere con Ludlow, loro volevano solo i loro genitori.

Fu davanti alla tomba dei genitori che l’animo gentile e sognatore di Finley venne meno.
- Smettila di piangere Ethan, ormai sono andati. - disse con gli occhi umidi e arrossati.
- Io li rivoglio! Rivoglio la mia mamma! - piagnucolò il piccolo Ethan - La mamma diceva sempre che saremmo stati insieme per sempre, che non ci avrebbe mai lasciato! - era arrabbiato, non capiva perchè i genitori erano morti, non capiva nemmeno fino in fondo cosa questo significasse davvero.
- Non ci arrivi? Non c’è nessun “per sempre” Ethan! Ci siamo solo io e te! - Finley era rabbioso, il dolore si era preso possesso di lui. Era il fratello maggiore e lui sapeva bene cosa voleva dire morire, lo aveva vissuto con i nonni e con la zia Pat, ma Ethan era troppo piccolo e non lo ricordava.
- Io li rivoglio! Rivoglio la mia mamma! - piagnucolò il piccolo Ethan - La mamma diceva sempre che saremmo stati insieme per sempre, che non ci avrebbe mai lasciato! - era arrabbiato, non capiva perchè i genitori erano morti, non capiva nemmeno fino in fondo cosa questo significasse davvero.
- Non ci arrivi? Non c’è nessun “per sempre” Ethan! Ci siamo solo io e te! - Finley era rabbioso, il dolore si era preso possesso di lui. Era il fratello maggiore e lui sapeva bene cosa voleva dire morire, lo aveva vissuto con i nonni e con la zia Pat, ma Ethan era troppo piccolo e non lo ricordava.
I due fratelli si giurarono di rimanere insieme e aiutarsi sempre.
- Mi occuperò io di te fratellino - disse rassicurante Finley.
- Per sempre? - chiese ingenuo Ethan.
- Te l’ho detto, non esiste nessun “per sempre”. Mi occuperò di te fino a che ne avrai bisogno, questo ti prometto, non di più! - disse deciso il fratello maggiore.
- Finchè ne avrò bisogno! - ripetè Ethan come una sorta di giuramento non scritto.
- Per sempre? - chiese ingenuo Ethan.
- Te l’ho detto, non esiste nessun “per sempre”. Mi occuperò di te fino a che ne avrai bisogno, questo ti prometto, non di più! - disse deciso il fratello maggiore.
- Finchè ne avrò bisogno! - ripetè Ethan come una sorta di giuramento non scritto.

Gli anni passarono in fretta e Finley mantenne la parola data prendendosi cura del fratellino. Gli permise di dormire con lui ogni volta che aveva paura, lo aiutava nei compiti e, col tempo, lo difese dai bulletti della scuola, gli insegnò come provarci con le ragazze e gli diede numerose lezioni di vita.
I fratelli Marlow erano sempre insieme.
I fratelli Marlow erano sempre insieme.

Il tempo però aveva forgiato i due fratelli in modo nettamente diverso. Finley somigliava alla mamma e aveva un aspetto dolce e affascinante, mentre Ethan era molto più simile al padre. Sembravano il giorno e la notte.

Finley era bello, atletico, sempre con il sorriso sulle labbra. Erano sempre circondato da belle ragazze e pareva aver ereditato il senso per gli affare del padre. Sembravano molto più estroverso e socievole del fratello minore, frequentava l’alta società orfana dei genitori, partecipava a tutte le feste e gli eventi a cui veniva invitato. Tutti in città conoscevano Finley Marlow e lui conosceva tutti quelli che contavano davvero. Sapeva come muoversi in quel mondo fatto di apparenza e ipocrisia, era a suo agio lì e la fortuna ereditata dai genitori era il suo mezzo per soddisfare ogni suo capriccio.
Forte e ambizioso era uno dei partiti migliori della San Myshuno bene.
Forte e ambizioso era uno dei partiti migliori della San Myshuno bene.

Per contro Ethan era più timido e introverso, ma con i pochi che avevano il piacere di conoscerlo davvero sapeva aprirsi molto più del fratello. Era un ragazzo dolce e un po’ sognatore. Non si era mai sentito a suo agio nell’alta società di San Myshuno, odiava quell’apparenza dorata che nascondeva intrighi, pettegolezzi e cattiverie, si sentiva giudicato ed era una cosa che odiava. Aveva 22 anni e voleva vivere come tutti gli altri ragazzi della sua età, sognava di diventare fotografo e viaggiare in tutto il mondo. Nei suoi sogni accanto a lui c’era sempre la donna che avrebbe incarnato il suo unico, grande e vero amore, non che avesse mai conosciuto nessuna degna di tale posto d’onore. Aveva avuto poche storie e tutte erano finite dopo poco, mentre il fratello gli rimproverava di prendere tutto troppo sul serio.
Il senso di vuoto lasciato dalla prematura morte dei genitori, ancora lo perseguitava, era un vuoto così enorme che solo un grande amore avrebbe potuto colmare.
Il senso di vuoto lasciato dalla prematura morte dei genitori, ancora lo perseguitava, era un vuoto così enorme che solo un grande amore avrebbe potuto colmare.
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