Giocando a stare insieme - Ep. 11
Il vernissage era stato magnifico e Veronica ne conservava il ricordo come la cosa più preziosa che avesse, anche la sua arte ne aveva positivamente guadagnato e ora le sue tele erano molte più “mature” rispetto a prima. Veronica era davvero soddisfatta ed era sicura che, col tempo, sarebbe riuscita a farsi notare da qualche galleria, forse non quella famosa e rinomata in cui si era tenuto il vernissage, ma magari una più piccola e meno blasonata a lei sarebbe andata bene comunque.
Tutto questo era avvenuto grazie a Ethan e lei sentiva che sarebbe stato carino da parte sua ringraziarlo in qualche modo. Veronica non poteva permettersi nulla di lussuoso e, tutto sommato, non avrebbe saputo cosa regale ad un uomo come Ethan, così pensò a qualcosa di diverso. Pensò di organizzare una cenetta romantica a casa sua, in fondo lui non era mai stato lì e pensò che sarebbe stata una bella idea. Certo loro non era fidanzati, non si potevano definire nemmeno una coppia, ma Veronica credeva che le cose stessero cambiando, era convinta di potergli dimostrare di essere la donna adatta a lui, anche se venivano da due mondi molto diversi.
Era una splendida domenica e Veronica aveva passato tutta la giornata a sistemare casa e cucinare.

Non era certo una cuoca, ma cucinava da quando era molto piccola e se la cavava piuttosto bene. Aveva scelto ingredienti freschi proprio lì nel quartiere delle spezie, aveva poi recuperato un vino che si abbinasse meglio col cibo e, anche se non era pregiato come quello che lui aveva offerto lei, Veronica sperava comunque che gli sarebbe piaciuto.
Tutto era ponto e lei pareva soddisfatta, a questo punto mancava solo il suo ospite, ma lei sapeva che sarebbe stato puntuale, non sarebbe arrivato prima e non avrebbe mai fatto ritardo, Ethan non era quel genere di uomo e questo era un altro aspetto di lui che lei apprezzava molto.

Proprio come previsto Ethan si presentò puntuale a casa di Veronica e da perfetto ospite si presentò portando con sè una bottiglia di buon vino. Veronica ne fu entusiasta, così non avrebbe dovuto ammettere di aver comprato qualcosa di qualità inferiore perchè non poteva permettersi di meglio. Molto probabilmente lui lo sapeva e per questo aveva scelto proprio quel tipo di regalo da portarle.
Veronica lo fece accomodare e iniziò a servire quanto aveva cucinato. Ethan le fece i complimenti per il suo appartamento, ma lei sapeva che era solo gentilezza la sua, quel posto, rispetto a quanto era abituato lui, era poco più di una topaia.

- E’ delizioso! Non credevo sapessi cucinare così bene. - disse gentile Ethan. Il pasto era davvero buono, ma non aveva nulla a che fare con i piatti che poteva gustare nei suoi ristoranti preferiti.
- Grazie! - disse Veronica arrossendo. - Ho imparato a cucinare molto tempo fa’, mi piace e con il tempo penso di essere diventata abbastanza brava. -
- A quanto pare l’arte non è la tua unica passione. - disse lui.
- Beh spero di essere più brava a dipingere che a cucinare. - rispose sincera. - Insomma non ho mai pensato di diventare cuoca a tutti gli effetti, ma la pittura… - la pittura era la sua unica e vera passione anche se per anni era stata costretta a tenerla nascosta.
- Sono certo che se continuerai a provare e impegnarti troverai qualcuno disposto a darti una possibilità. - era gentile, ma lo pensava veramente. Veronica poteva sembrargli una ragazza giovane e per molti aspetti ingenua, ma lui conosceva abbastanza San Myshuno e l’ambiente artistico da sapere che una come lei avrebbe davvero potuto realizzare il suo sogno. Forse non sarebbe diventata ricca e famosa, ma di certo poteva trovare spazio in quel mondo tanto più grande di lei.
- Grazie! - disse Veronica arrossendo. - Ho imparato a cucinare molto tempo fa’, mi piace e con il tempo penso di essere diventata abbastanza brava. -
- A quanto pare l’arte non è la tua unica passione. - disse lui.
- Beh spero di essere più brava a dipingere che a cucinare. - rispose sincera. - Insomma non ho mai pensato di diventare cuoca a tutti gli effetti, ma la pittura… - la pittura era la sua unica e vera passione anche se per anni era stata costretta a tenerla nascosta.
- Sono certo che se continuerai a provare e impegnarti troverai qualcuno disposto a darti una possibilità. - era gentile, ma lo pensava veramente. Veronica poteva sembrargli una ragazza giovane e per molti aspetti ingenua, ma lui conosceva abbastanza San Myshuno e l’ambiente artistico da sapere che una come lei avrebbe davvero potuto realizzare il suo sogno. Forse non sarebbe diventata ricca e famosa, ma di certo poteva trovare spazio in quel mondo tanto più grande di lei.
Dopo cena il programma era quello di guardare un film insieme, ma prima che i due potessero mettersi comodi sullo scadente divano di Veronica, qualcuno suonò alla porta. Era Noah!

- Ciao Ver, ero passato per… - s’interruppe vedendo Ethan, quindi prosegui - Oh scusami, non sapevo avessi ospiti. Me ne vado! - disse subito imbarazzato e dispiaciuto. Un ultimo sguardo a Ethan e la sua mascella di serrò, Noah si rese conto di essere geloso, ma non era certo il tipo da darlo vedere o che si sarebbe offeso per questo.
- Ehy! Non preoccuparti! - si affrettò a dire Veronica, le dispiaceva mandar via Noah così, ma non avrebbe mai e poi mai rinunciato ad una serata con Ethan. - Magari ci sentiamo domani. - aggiunse gentile. Lei e Noah si sentivano praticamente tutti i giorni ed entrambi sapevano che non erano solo parole di circostanza.
- Ehy! Non preoccuparti! - si affrettò a dire Veronica, le dispiaceva mandar via Noah così, ma non avrebbe mai e poi mai rinunciato ad una serata con Ethan. - Magari ci sentiamo domani. - aggiunse gentile. Lei e Noah si sentivano praticamente tutti i giorni ed entrambi sapevano che non erano solo parole di circostanza.

Una volta rimasti soli Ethan chiese:
- Chi era quello? Il tuo ragazzo? - la schernì, ma non era geloso, non lo sarebbe mai stato.
- Chi, Noah? No lui è il mio vicino, noi siamo solo amici. - Veronica arrossì leggermente. Fino a quel momento non aveva mai pensato a Noah in quel modo, non seriamente, ma il fatto che qualcuno potesse scambiarlo come il suo fidanzato le fece sentire una strana sensazione che, puntualmente, ricacciò subito indietro.
- Non ci sarebbe stato nulla di male. - commentò Ethan. Era il suo modo per non darle false illusioni. Veronica comunque non colse il messaggio.
- Allora mettiamo il film? - chiese chiudendo l’argomento. Ethan annuì.
- Chi, Noah? No lui è il mio vicino, noi siamo solo amici. - Veronica arrossì leggermente. Fino a quel momento non aveva mai pensato a Noah in quel modo, non seriamente, ma il fatto che qualcuno potesse scambiarlo come il suo fidanzato le fece sentire una strana sensazione che, puntualmente, ricacciò subito indietro.
- Non ci sarebbe stato nulla di male. - commentò Ethan. Era il suo modo per non darle false illusioni. Veronica comunque non colse il messaggio.
- Allora mettiamo il film? - chiese chiudendo l’argomento. Ethan annuì.

Il film iniziò e Ethan strinse a sè Veronica. Non gli importava nulla di quel film, ma la cosa pareva renderla felice e lui non se la sentiva di rovinare quella serata. Era chiaro che Veronica ci tenesse molto e lui non era così scortese da ammettere che non era assolutamente il tipo che poteva apprezzare cose del genere, non certo con qualcuno che non fosse la sua ragazza e lui era single da fin troppo tempo.

La trama era frivola e inconsistente, gli attori mediocri. Veronica aveva capito che Ethan si stava annoiando, ma a quel punto nemmeno lei stava più seguendo da po’. Il profumo e il calore del corpo di Ethan erano irresistibili. Senza dire nulla spense la tv, prese per mano l’uomo e gli chiese di seguirla, conducendolo così in camera da letto.

Lui la cinse a sè e la baciò. Quella era di certo una situazione in cui lui si sentiva molto più a suo agio e, in fondo, era anche un modo per ringraziarla per la serata.

Veronica si allontanò appena da lui quel tanto che bastava per iniziare a spogliarsi e nel farlo sorrise maliziosa a Ethan dicendogli:
- Sai, forse non mi dispiacerebbe così tanto che tu appendessi le mie foto sulla tua parete. -
Lui sorrise e mentre lei litigava con la cerniera del suo abito, Ethan ebbe tempo di guardarsi attorno. Osservò quella stanza e capì quanto fosse ancora giovane Veronica. Le esperienze brutte che lei aveva vissuto non erano riuscite a spezzare il suo lato innocente, la sua voglia di vivere e sorridere, la sua fiducia nel prossimo e il suo entusiasmo per le piccole cose della vita. Per Ethan era tutto diverso, aveva avuto una vita più facile sotto molti punti di vista, ma il modo in cui aveva affrontato il resto era profondamente diverso, lui era diverso.

Qualcosa nella testa di Ethan scattò e lui si avvicinò a Veronica prima che potesse spogliarsi del tutto.
- Domani devo svegliarmi presto. E’ meglio se ci fermiamo qui. - disse gentile, quasi paterno. Veronica iniziò ad agitarsi, pensava di aver fatto qualcosa di sbagliato, ma lui la rassicurò. - E’ stata una bella serata, ma devo proprio andare. - la baciò e la strinse di nuovo a sè.
Veronica era comunque felice, lui riusciva sempre a tranquillizzarla.
- D’accordo! Sono felice che ti sia divertito. Volevo ringraziarti per il vernissage e tutti i tuoi regali. -confessò.
- Non avresti dovuto, l’ho fatto volentieri. - e anche lui era sincero.
Veronica era comunque felice, lui riusciva sempre a tranquillizzarla.
- D’accordo! Sono felice che ti sia divertito. Volevo ringraziarti per il vernissage e tutti i tuoi regali. -confessò.
- Non avresti dovuto, l’ho fatto volentieri. - e anche lui era sincero.
I due si salutarono e Ethan fece ritorno al suo loft.
Veronica sistemò l’appartamento lavando i piatti della cena e rimettendo a posto il resto. Quando tornò nella sua camera si buttò sul letto e iniziò a ripensare a tutta la serata e poi ancora più indietro da quando aveva conosciuto Ethan fino a quel giorno e il cuore le batteva forte nel petto. Sperava davvero che le cose tra loro potessero cambiare, che lui potesse diventare il suo ragazzo e a quel pensiero le tornarono in mente le parole di Ethan su Noah e ancora quella sensazione calda e avvolgente di prima si fece spazio in lei.
Veronica sistemò l’appartamento lavando i piatti della cena e rimettendo a posto il resto. Quando tornò nella sua camera si buttò sul letto e iniziò a ripensare a tutta la serata e poi ancora più indietro da quando aveva conosciuto Ethan fino a quel giorno e il cuore le batteva forte nel petto. Sperava davvero che le cose tra loro potessero cambiare, che lui potesse diventare il suo ragazzo e a quel pensiero le tornarono in mente le parole di Ethan su Noah e ancora quella sensazione calda e avvolgente di prima si fece spazio in lei.

Il sonno la colse sopendo il fiume di pensieri su quei due uomini così diversi che stavano influenzando, in modo diverso, quella sua nuova vita in città.
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