Gioca con me - Ep. 9

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Una volta a settimana Joe dava serata libera a Veronica e lei, se poteva, si vedeva con Ethan. Non era una regola, ma a lei piaceva passare il tempo con lui e quando poteva gli scriveva per vedere se era libero e se anche lui voleva vederla.
Quella sera Veronica era libera e Ethan l’aveva invitata a casa sua. Ogni volta che riceveva un messaggio da lui il suo cuore le batteva forte e un sorriso le inarcava le labbra, anche quando riceveva un messaggio da Noah, Veronica sorrideva, ma era qualcosa di diverso, profondamente diverso.
Le ultime luci del giorno lasciarono spazio alla sera e Veronica uscì di casa per raggiungere il loft di Ethan.
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Lui era sempre così gentile, fece accomodare Veronica e le chiese della sua giornata, del lavoro e ovviamente dei suoi dipinti. Veronica lo aggiornò su tutto, quindi provò a fare lo stesso chiedendogli di lui e del lavoro, ma come al solito Ethan si tenne sul generico, non amava parlare di sè o almeno non amava parlarne con lei.
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A Veronica non dispiaceva questo lato misterioso di Ethan, era parte del suo fascino, ma se fosse stata meno attratta da lui forse si sarebbe resa conto di quanto il dialogo fosse importante nelle relazioni.
Ad un certo punto Ethan disse qualcosa a cui Veronica non diede molto peso:
- Questa sera ho in mente qualcosa di particolare, ti va’ di giocare con me? - chiese, ma non glielo stava davvero chiedendo, lui era certo che lei avrebbe accettato. Dal canto suo Veronica non aveva bisogno di fare domande, era certa che lui l’avrebbe fatta star bene come sempre accadeva quando era in sua compagnia.
Bevvero un bicchiere di costoso vino rosso, Veronica non se ne intendeva, ma l’etichetta indicava una data lontana segno che era uno di quei vini invecchiati di ottima qualità. Pur non essendo un’estimatrice del vino Veronica apprezzò questa piccola attenzione di Ethan nei suoi confronti, anche se la gradazione del vino doveva essere più alta del previsto e le fece girare un po’ la testa. Lei non disse nulla e ringraziò Ethan facendogli i complimenti per la scelta.
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Il telefono di Ethan iniziò a vibrare, lui lesse il messaggio, richiamò il numero e disse solo:
- Sali pure, siamo qui! - 
Veronica non capì, ci rimase male, ma poi pensò che doveva trattarsi di lavoro. Una parte di lei iniziò invece a temere che si trattasse della bionda ritratta nelle foto di Ethan e questo la rese nervosa e gelosa allo stesso tempo.
Qualche minuto dopo il campanello della porta suonò e i due andarono ad aprire. Con grande sollievo di Veronica non era la modella di Ethan, ma un ragazzo che doveva avere più o meno la sua età, a vederlo si rese conto che non sapeva nemmeno quanti anni avesse Ethan, ma di certo era più grande di lei.
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Ethan, da bravo padrone di casa presentò Veronica e Salim, ma senza perdersi nei dettagli di chi fossero e di come li aveva conosciuti. Veronica non riusciva a capire cosa ci facesse lì quel ragazzo, sembrava che lui e Ethan di fossero dati appuntamento, ma era strano perchè lui le aveva detto di essere libero quella sera.
Il mistero venne presto svelato quando Ethan la guardò e col suo solito sorriso malizioso e lo sguardo penetrante le disse:
- Spogliati! - e quella, come al solito, non era una richiesta, ma un invito al quale lei non avrebbe saputo dire di no.
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- C-cosa?? - chiese incredula Veronica spostando lo sguardo tra Ethan e Salim. - Vuoi farci delle foto? - domandò ingenua lei.
Ethan sorrise e scollò la testa. Prese delicatamente Veronica per mano e la accompagnò in camera da letto, Salim li seguì e, completamente a suo agio, fece ciò che Ethan aveva chiesto a Veronica.
Lei non riusciva ancora a capire, il cuore le batteva forte nel petto e la solita maledetta sensazione che qualcosa di terribile le stava per accadere, si fece spazio dal suo profondo.
- Te lo avevo detto che stasera avremmo fatto un gioco… - ripetè Ethan con voce suadente mentre la stringeva tra le braccia per rassicurarla. Il suo solo tocco aveva la capacità si tranquillizzarla ed eccitarla al tempo stesso.
Salim non sembrava assolutamente a disagio ad essere lì nudo a fianco a loro, non disse una sola parola, come in attesa. Ethan lo guardò con la coda dell’occhio e Salim annuì, si avvicinò a Veronica, mentre Ethan gli lasciava spazio accanto a lei. 

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Salim, completamente a suo agio, si avvicinò a lei, la abbracciò delicatamente e le posò un bacio delicato sulla guancia, poi la baciò sulla mascella, per poi scendere a baciarle il collo. Ethan li osservava e per qualche motivo che nemmeno lei comprendeva, l’idea che lui la guardasse con Salim iniziò ad eccitare Veronica. Lei lasciò che il giovane le sfilasse gli abiti di dosso. Salim la accarezzava con delicatezza, e nei suoi gesti pareva ancora più dolce e attento di Ethan. In una situazione diversa forse lei avrebbe scelto Salim, più giovane e adatto a lei, ma Ethan aveva qualcosa che…
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Ethan intanto li guardava e non sembrava nè geloso, nè eccitato. Era un uomo imperscrutabile, gli piaceva avere in mano il controllo e questo anche Veronica lo aveva capito. Le sue vere motivazioni però rimanevano dentro di lui. Anche chi lo conosceva da tempo non sapeva mai dire con certezza a cosa pensasse, nessuno conosceva Ethan così bene, nessuno tranne una persona.
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Salim e Veronica scivolarono sulle ginocchia, lui la baciava e lei glielo lasciava fare, mentre con la coda dell’occhio controllava le reazioni di Ethan. In fondo Veronica sperava che lui fosse geloso, almeno un po’.
Il giovane intanto fece scivolare la mano tra le gambe di Veronica scoprendo quanto quel gioco avesse iniziato ad eccitarla come eccitava lui.
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I due si spostarono sul letto, sembrava che Salim conoscesse bene quel gioco e Veronica si lasciò guidare da lui. A quel punto Ethan si avvicinò e iniziò a spogliarsi per unirsi ai due.
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In tutta la sua vita Veronica non si era mai trovata in una situazione simile, ne avrebbe mai immaginato di trovarvisi. Non aveva mai pensato a sè stessa come ad una ragazza facile o una ragazza disposta a fare sesso con due uomini, ma quella sera, nel loft di Ethan, tutto era così naturale e spontaneo che, a giochi finiti, si sarebbe chiesta se era davvero lei.
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In breve Veronica si ritrovò ad essere l’oggetto del desiderio dei due uomini, lei dava piacere a loro e loro lo davano a lei. Salim era delicato e dolce, mentre Ethan più istintivo e passionale. Lei avrebbe voluto rimanere da sola con Ethan, ma averlo lì accanto a lei era sufficiente a sopire i suoi dubbi e le sue paure, quando era con lui si sentiva diversa, era sua e questa era l’unica cosa che contava davvero.
Veronica poteva sentire i due uomini dentro di lei, il cuore a mille mentre il ritmo dei due aumentava e lei raggiungeva l’orgasmo all’unisono con loro. Veronica non aveva mai provato un simile piacere e rimase stupita di quanto le fosse piaciuta una cosa simile, giochi del genere li aveva sempre reputati disdicevoli, così come le persone che li facevano, ma ora che aveva provato sulla sua pelle vedeva tutto in modo diverso. Non avrebbe mai fatto sesso con due uomini prima di allora e mai lo avrebbe fatto dopo, ma quella sera era tutta un’altra storia, qualcosa che non avrebbe mai saputo spiegare e qualcosa che, a ripensarci anche un milione di volte, non avrebbe saputo spiegare nemmeno a sè stessa. 
Salim si rivestì e se ne andò lasciando soli Veronica e Ethan.
- Ti è piaciuta la serata? - chiese lui una volta soli. 
Veronica era ancora eccitata e inebriata da quanto era successo, non era certa che le fosse piaciuto davvero, di certo non le era piaciuto come far sesso da sola con lui.
- Non lo so… è stato… strano… - disse sincera.
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- Sì, lo so. - rispose lui sicuro, ma anche sincero. - Non credevo che avresti accettato. - mentiva, ma era curioso di sapere cosa pensava Veronica di quel gioco che avevano fatto insieme.
- Infatti non volevo. - disse ridendo. - L’ho fatto per te. - aggiunse timidamente - Con te mi sento diversa, mi spingi a fare cose che non farei con nessun altro. - era sincera e non avrebbe saputo spiegarsi diversamente.
A quelle parole Ethan si alzò dal letto e si rivestì.
- E’ tardi Veronica, dovresti andare a casa. - disse col suo solito tono cordiale e sicuro.
Veronica non rispose, sperava di fermarsi a dormire lì con lui, ma ovviamente non glielo avrebbe mai chiesto. Si alzò dal letto e si rivestì a sua volta.
I due si salutarono poco dopo e Veronica fece ritorno al suo appartamento, al pensiero di tutto ciò che era successo la testa quasi le girava, ma l’odore di Ethan sulla sua pelle la faceva sentire a suo agio, al sicuro, come se fosse ancora tra le sue braccia.
Ancora una volta la notte avvolse la città e mentre gran parte dei suoi abitanti erano già a dormire, molti altri erano ancora svegli, perchè San Myshuno era una città che non dormiva mai. 

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